Diffusione del virus COVID 19 – Esposto ai sensi dell’art. 5 dello Statuto della Corte Penale Internazionale

Illustrissimo sig. Procuratore Capo,
DEMOS ITALIA, che ho l’onore di rappresentare, è un Movimento politico italiano nel cui Statuto (articolo 4, commi 3 e 4) sono stabiliti i seguenti principi:
• “3. DEMOS ITALIA assume, in particolare, quale sua specifica finalità, l’attuazione dei principi sanciti dalla Costituzione italiana, dalle Carte internazionali e dai Trattati comunitari in ordine al riconoscimento e alla tutela dei diritti inviolabili dell’Uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove manifesta la sua personalità. DEMOS ITALIA pone come principio ispiratore della sua azione il bene dell’essere umano”;
• “4. DEMOS ITALIA persegue, inoltre, l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale, al fine di consentire la concreta e fattiva partecipazione, in condizioni di libertà ed uguaglianza, di tutti i Cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale dell’Italia e di tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea”.
Per il buon esito di dette finalità, DEMOS ITALIA ha seguito (fino ad oggi) gli eventi politici, sociali, economici e giuridici avvenuti, in Italia e nel resto del Mondo, a causa della diffusione del virus COVID 19.

Nell’ambito di tale attività, DEMOS ITALIA ha cercato di conoscere la costituzione e le caratteristiche del virus ed anche l’origine dell’infezione, fugando ogni dubbio sul ruolo della Natura nella genesi e nella propagazione del male.

Questo tipo di ricerca, però, ha trovato (non solo in Italia) numerosi ostacoli che qui elenchiamo in ordine cronologico:

  1. silenzio e/o apparente indifferenza da parte dei più diffusi mezzi di comunicazione;
  2. tentativo di blocco e repressione psicologica nei confronti di coloro che sollevavano il problema ad opera soprattutto di comunità scientifiche accreditate dal Governo;
  3. da plateali liti fra opposte correnti di opinione.

Purtuttavia la questione non è certamente di poco conto o di irrilevante interesse da parte della eccellentissima Procura Internazionale Penale poiché, nel malaugurato caso di errori o peggio di malvagie volontà umane, verrebbe a configurarsi, a parere di DEMOS ITALIA, un drammatico caso di crimine contro l’Umanità. Un crimine che, sempre a giudizio di DEMOS ITALIA, non sarebbe circoscritto agli autori materiali della diffusione della malattia (per colpa o per dolo) ma diffuso a tutte le componenti nazionali o mondiali, amministrative o politiche, burocratiche o scientifiche, che hanno disatteso il buon senso, le normative di sicurezza o, peggio, hanno taciuto i fatti e non hanno provveduto tempestivamente ad informare le cittadinanze e ad arginare efficientemente la diffusione del virus (vedi, il caso in Italia, delle Residenze per anziani).

TGR LEONARDO, il “telegiornale della scienza e dell'ambiente” prodotto dalla RAI − RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.P.A., concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo in Italia, per ben due volte ha mandato in onda dei servizi sulla pericolosità degli esperimenti biologici effettuati nel cosiddetto “Laboratorio di Wuhan”, lanciando l’allarme su una possibile fuga di virus modificati. 

A.    la prima trasmissione è del 17/11/2015 - https://www.youtube.com/watch?v=uwyU5P5AuMk&feature=youtu.be;
B.    la seconda è del 17/02/2020 - https://www.ilgiornale.it/news/coronavirus-ora-spunta-secondo-video-tgr-leonardo-1846697.html -

Ciò che, però, a giudizio di DEMOS ITALIA, scioglie ogni riserva è la testimonianza pubblica effettuata dal prof. Luc Montagnier, premio Nobel della medicina per il 2008, di cui si riproduce il link: 
https://www.facebook.com/Tusciaweb/vid...647/

Secondo lo studioso, che avrebbe eseguito delle specifiche ricerche sul virus Covid-19, ci sarebbe stata una «manipolazione su questo virus»; sul virus classico, che veniva dal pipistrello, «hanno aggiunto delle sequenze di HIV, il virus dell’AIDS»; «non è un processo naturale, è un lavoro di professionisti»

Per quanto la maggior parte degli studiosi si siano espressi in senso contrario alla tesi del prof. Luc Montagnier, quest’ultimo ha ricevuto l’adesione da parte di altri studiosi ed a suo favore si sarebbe espresso il Comitato scientifico dell’Accademia Kronos, secondo cui il CoVid-19 potrebbe essere sfuggito (sebbene involontariamente) dai laboratori di Wuhan in Cina.

Spiega il Prof. Ezio Gagliardi, Specialista in Genetica Medica;

«in presenza di cambio di specificità (animale-uomo), può essere utile andare a indagare gli amminoacidi che costituiscono la proteina Spike, che aiuta il virus a riconoscere e aggredire l’ospite; è quello che hanno fatto dei ricercatori indiani (1), i quali  dopo aver allineato e confrontato  le sequenze degli amminoacidi proteici della glicoproteina Spike del Covid-19, Bat-Sars-Like, Sars-GZO2 e MERS, hanno constatato una maggiore somiglianza con Sars-GZO2. I ricercatori indiani hanno evidenziato nella glicoproteina Spike del Covid-19, quattro inserimenti non riscontrabili in nessun altro coronavirus, ma corrispondenti a tratti di amminoacidi di HIV-1 gp120 e Gag appartenenti alla glico-proteina spike  del virus HIV-1, da loro verificato su Database NCBI. La morfologia ultrastrutturale del nuovo coronavirus Credit: Centers for Disease Control and Prevention (CDC) in Atlanta, Georgia, U.S. January 29, 2020. Alissa Eckert, MS; Dan Higgins, MAM/CDC/Handout; L’illustrazione realizzata da Alissa Eckert e Dan Higgins per i CDC di Atlanta mostra i Spike dal punto di vista tridimensionale, che appaiono come chiodi rossi conficcati nel corpo centrale. Questo significa che hanno confrontato le sequenze virali, formate da migliaia di basi, di centinaia di coronavirus con quelle contenute su Database NCBI; risulta abbastanza improbabile che tali inserimenti siano dovuti al caso ovvero prodotte per successive mutazioni. Nel medesimo articolo si afferma che tre degli inserimenti che non sono contigui nella sequenza proteica primaria della glicoproteina spike 2019-nCoV, convergono nella struttura terziaria per costituire i componenti chiave del sito di legame tra la proteina Spike e la cellula ospite. Questa disposizione determina una migliore affinità e interazione con i recettori delle cellule umane ospiti, quindi questo cambiamento strutturale potrebbe anche aver aumentato le diverse tipologie  di cellule ospiti che il Covid-19 può infettare. Tale ricerca è stata oggetto di vivaci reazioni contrarie, ma anche a favore, come quella di qualche giorno fa del virologo francese Luc Montagnier, vincitore del premio Nobel per la Medicina nel 2008 per i suoi studi sull’Aids. Secondo il virologo il Covid-19 “è stato manipolato e rilasciato da un laboratorio di Wuhan nell’ultimo trimestre del 2019”, infatti ad un’emittente francese (Pourquoi Doctor), specializzata in Medicina e salute, Montagnier spiega: “insieme al  biomatematico Jean-Claude Perez, abbiamo analizzato attentamente il  genoma di questo virus a RNA, evidenziando alcune sequenze del virus Aids, inserite nel genoma del coronavirus” e conclude “forse volevano fare un vaccino contro l’Aids utilizzando un coronavirus come vettore di antigeni”. A mio modesto parere le due ipotesi non sono così inverosimili per diversi motivi:

  1. Alta contagiosità del Covid-19 rispetto alla Sars e a tutti gli altri virus influenzali.
  2. A differenza di altri coronavirus, il Covid-19 provoca danni non solo ai polmoni, ma anche al cuore, ai reni, all’intestino e al cervello per mezzo del recettore ACE2 presente in tali organi al quale si lega la proteina Spike.
  3. L’esperienza e l’autorità accademica di Luc Montagner, il quale è stato il primo ad individuare il virus HIV.
  4. La tendenza delle industrie farmaceutiche a specializzarsi nella produzione dei vaccini, al fine di migliorare i propri introiti, come confermato negli Stati Uniti dal dr. Shiva fondatore del E-mail nel lontano 1978, a un network americano.
  5. Sembra sempre più evidente l’incidente involontario del laboratorio di Wuhan, dopo i chiarimenti sempre più stringenti richiesti dai governi degli Stati Uniti, Francia e Inghilterra alla Cina.
  • Uncanny similarity of unique inserts in the 2019-nCoV spike protein to HIV-1 gp120 and Gag Prashant Pradhan, Ashutosh Kumar Pandey, Akhilesh Mishra, Parul Gupta, Praveen  Kumar Tripathi, Manoj, Balakrishnan Menon,  James Gomes, Perumal Vivekanandan, Bishwajit Kundu doi: https://doi.org/10.1101/2020.01.30.927871. 

L’articolo è stato ritirato: per quale motivo? Lascio ai lettori la risposta».

L’intervento del Prof. Ezio Gagliardi è reperibile all’indirizzo https://www.newtuscia.it/2020/04/20/covid-19-realmente-sfuggito-involontariamente-dai-laboratori-wuhan-cina/

DEMOS ITALIA ritiene che una questione del genere non possa essere definita dal ballottaggio di diverse opinioni, seppure autorevolissime. La Verità, infatti, non è costituita dalla sommatoria di molteplici e diversi convincimenti; essa è una ed una sola che può essere accertata solamente da un Organo inquirente internazionale, non scientifico ma imparziale, indipendente e non politico, qual è l’Ufficio retto dalla S.V. illustrissima. 

Per tutti questi motivi,
DEMOS ITALIA presenta alla S.V. illustrissima,
un esposto

affinché, nell’esercizio delle funzioni di cui all’art. 15 dello Statuto della Corte Penale Internazionale, valuti se quanto rappresentato possa giustificare l’inizio delle indagini penali per l’accertamento dei reati di cui all’art. 7 in materia di “Crimini contro l’Umanità”.

Roma, 24 aprile 2020.


Foto in alto [1] L'avvocatessa Fatou Bensouda (giurista gambiana) è l'attuale Procuratore Capo della Corte penale internazionale.

ALLEGATI: 

D_20200424-2_a_Procura-CIP-L'AIA-coronavirus.pdf

Pubblicato in data 24/04/2020 da Movimento DEMOS Italia